Rassegna Stampa

Articolo pubblicato giovedì 29 dicembre 2005 dalla NUOVA FERRARA

Alla Crocetta anche i graffiti dei devoti

Perle affrescate

L'attuale configurazione della facciata dell'Oratorio della Crocetta è legata ad una chiara sovrapposizione di una serie d'interventi di ripristino con l'ultimo che risale agli anni a cavallo tra ottocento e novecento. Molto criptico in questa facciata è però il significato del rosone, dove è inserita una inferriata con doppia stella a sei punte chiusa da un infisso ligneo a forma di ruota solare. L'Oratorio, rialzato su un piccolo podio, oggi si presenta come un edificio ad aula unica con arco a sesto acuto d'immissione nella zona absidale e abside poligonale coperta da slanciate vele gotiche. Le pareti esterne, che nel secolo scorso erano state ricoperte da una scialbatura rossa scuro, sono state riportate all'originario aspetto di mattone a vista; presentando tracce di sagramatura bolognese e nella parte inferiore recano incisioni con nomi e date, in prevalenza settecentesche che fanno pensare al passaggio di devoti. La controfacciata e le pareti laterali, ingentilite da arcate cieche a tutto sesto, consevano tracce di tamponature ascrivibili ad antiche modifiche strutturali dell'edificio che probabilmente in origine presentava ampie aperture. L'interno è semplice e luminoso grazie alla riapertura del rosone posteriore. Gli intonaci, stratificati nel tempo su diversi livelli e riportati alla luce, grazie alla rimozione della più recente mano di pittura rosa, rivelano diverse tracce di decorazione pittorica, quali le cornici rosse intorno alle aperture, le fasce orizzontali poste in alto e sullo zoccolo, una croce in alto sulla parete a destra. Su ogni livello sono incisi graffiti lasciati dai devoti in molti casi recanti invocazioni di grazia, date e nomi e piccoli disegni che fanno riferimento a stemmi, al Calvario e al pellegrinaggio. Di grande rilievo storico ed artistico sono i resti di una decorazione figurata a riquadri devozionali, rimasti scoperti nonostante le ridipinture successive. Si tratta di tabelloni rettangolari con immagini di Santi e della Madonna, in alcuni casi recanti iscrizioni che ne consentono la datazione tra il 1491 e il 1503. L'impaginazione casuale, la sovrappoposizione dei bordi che li incorniciano e lo stile attardato, semplice e diretto delle figure, fanno pensare a mani di pittori diversi, probabilmente operanti in ambito provinciale ma bene al corrente della cultura pittorica bolognese, eneta e ferrarese. Il ritrovamento di oltre 12.000 frammenti di intonaco dipinto, mescolati alla terra di riporto analizzata nel corso delle indagini archeologiche dell'area interna, fa ragionevolmente supporre che l'estensione della decorazione fosse maggiore e che alcune figure di santi siano andate distrutte in occasione dei diversi interventi strutturali resisi necessari nei secoli scorsi. La pianta pentagonale dell'abside rimanda direttamente ai modelli costruttivi gotici. Danneggiata da problemi strutturali che hanno determinato la caduta degli intonaci delle paretine sul lato sinistro e una grave lacuna al centro, anticamente essa doveva essere decorata con le figure alle quali l'oratorio è dedicato. Dell'immagine di Sant'Antonio Abate non rimane altro che qualche frammento staccato, ritrovato nella terra di riporto. Fortunatamente lo stato di conservazione dell'affresco dedicato alla Santissima Croce è ancora discreto. 

Articolo pubblicato nel mese di dicembre 2005 dalla NUOVA FERRARA

uno storico edificio devozionale La Crocetta

L'Oratorio della Crocetta, un piccolo edificio devozionale posto a pochi chilometri dall'antico abitato di Cento (via Penzale 39), nonostante le modeste dimensioni, testimonia secoli e secoli di storia. Posto in una area extraurbana che secondo una tradizione locale era denominata Tomba del Castello (probabilmente un semplice dosso in prossimità dell'antico alveo del fiume Reno), esso fu edificato probabilmente già prima del XIV secolo in una prima forma molto semplice in un punto di incrocio tra due tracciati viari (da cui probabilmente il toponimo). Secondo gli eruditi settecenteschi il sito divenne un punto di riferimento per la devozione locale intorno al 1371, in seguito alla trasformazione dell'area in lazzaretto di Cento, al deflagare di una epidemia di peste. Sul piano documentario le prime tracce compaiono però però solo tra il 1388 e il 1390. Un documento datata 1390, ma tramandatoci solo dalla trascrizione settecentesca dello storico centese Gian Francesco Erri, parla della concessione di una indulgenza a chi avesse contribuito all'ampliamento dell'Oratorio, il cui altare, dedicato alla Santissima Croce, alla Santissima Vergine Maria e a Sant'Antonio Abate pareva già godere la fama di essere miracoloso. n documento del 1495 attesta come tradizione già assestata vigente da almeno un secolo, l'esistenza di processioni devozionali verso la Crocetta, promosse dalla società dei devoti. Quasi certamente il lavoro di decorazione ad affresco era cominciato prima di quell'epoca, ma i frammenti datati ancora visibili risalgono al periodo tra il 1491 ed il 1503. Questo lavoro pittorico era teso a rappresentare le effigi della Madonna e dei Santi più amati per offrire le immagini alla preghiera votiva.  Trattandosi di Santi la cui devozione era diffusa non solo in ambito locale ma anche tra i pellegrini d'oltralpe, si rafforza l'ipotesi più volte avanzata da studiosi come Samaritani, che l'Oratorio fosse poso su un antico e perduto tracciato vivario per lunghi tempi percorso durante i pellegrinaggi . Ad un qualche punto della sua storia, l'Oratorio entrò nell'orbita della società della Santa Croce, confraternita laicale legata ai Domenicani e finalizzata all'appoggio dell'attività dell'Inquisizione, fondata a Cento nel 1454 con uno spirito però più legato alla devozione interiore che alla repressione del dissenso religioso. La presenza di affreschi raffiguranti San Domenico e San Pietro martire (Santo Inquisitore) conferma questo legame. Comunque sia, questo legame. Comunque sia, questo legame è giuridicamente riconosciuto ancora nella seconda metà del '600, quando il paesaggio religioso di questa zona si è arricchito della presenza della chiesa di Penzale: nel catasto del '1661 la Crocetta è infatti censita tra i beni appartenenti dei beni della Società della Santa Croce; quasi un secolo più tardi, nel '1755, la notizia è confermata da un inventario redatto dal cappellano curato di Penzale, Lazzaro Calcei. Della seconda metà del '700 è anche un testamento che rileva il perdurare delle processioni annuali alla Crocetta, compiute dai confratelli della Santa Croce, insieme con altre iniziative solidalistiche. Le processioni attestate fino al '1798, cessano solo con la soppressione napoleonica.

 Articolo pubblicato Sabato 17 dicembre dalla NUOVA FERRARA

Penzale: Crocetta, via alla sistemazione esterna

Penzale "Vorrei ringraziare il presidente del consorzio Valli Vecchio Reno, Adriano Pocaterra, e l'Assessore ai lavori pubblici Bruno Diegoli, per l'attenzione che hanno riservato al nostro Oratorio, quale monumento culturale, religioso e sociale di fondamentale importanza per il territorio centese". Così si è espresso Giacomo Balboni presidente del locale e volontario "comitato Crocetta" che, con tante altre persone, religiose e non, si è attivato da diversi anni, e gratuitamente per il recupero di questo gioiello storico e architettonico del Centese. E, subito dopo il sentito plauso hai vertici di questi due enti locali, Balboni annuncia il nuovo passo del gigantesco remake, in calendario con l'inizio del 2006, "inizierà - anticipa orgoglioso Balboni - a nome di tutti i volontari della Crocetta, il primo lotto degli interventi per la sistemazione dell'aerea esterna, ormai ha assunto un punto di riferimento religioso della comunità del Penzale. Il progetto di questa nuova operazione si fonderà sulle direttive impartite dalla Sovrintendenza hai Beni Culturali che lo vaglierà, per un recupero di tutta l'area esterna". Da segnalare che domani lunedì 26 e domenica 8 gennaio, l'Oratorio sarà aperto al pubblico dalle ore 14,30 e dalle ore 17,30 nell'ambito della XVIII rassegna biennale dei presepi.

 Articolo pubblicato giovedì 22 dicembre 2005 sul "Resto del Carlino"

Presepe artistico

Il giorno di Santo Stefano, l'Oratorio della Crocetta di Cento, sarà aperto al pubblico. Dalle ore 14,30 alle 17,30 si terranno visite guidate al monumento e si potrà anche ammirare il Presepio artistico allestito nell'Oratorio. Un'altra apertura straordinaria è prevista per il 18 gennaio.

 Articolo pubblicato venerdì 23 dicembre 2005 sul "Resto del Carlino"

pernzale: anche una fontana tra le opere previste negli interventi di riqualificazione che sono stati concordati con la Soprintendenza

Nuovo splendore per l'Oratorio della Crocetta. Inizierà nella prossima primavera il primo lotto di interventi per la sistemazione dell'area esterna dell'edificio di Penzale a Cento.  Negli ultimi anni - spiega Giacomo Balboni, presidente dell'Associazione Crocetta onlus - sono stati compiuti importanti lavori per il restauro interno del luogo di culto. Si è cercato di migliorare sia la struttura che le opere pittoriche dell'edificio, dalle fondamenta al restuaro dei dipinti risalenti al 1400. Alcune indagini archeologiche hanno inoltre condotto al ritrovamento sotto la pavimentazione, di alcune monete antiche e di alcuni affreschi. I lavori hanno avuto un importo complessivo di 170.000,00 euro, con un particolare ringraziamento che va alle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cento e di Ferrara, all'azienda Ugo Poppi ed a altri imprese private che hanno elargito importanti contributi. L'Oratorio, posto in una zona extraurbana, che secondo una tradizione medievale era denominata "Tomba del Castaldo", venne edificato probabilmente già prima del quattordicesimo secolo, costituito da una struttura aperta sui lati con un piccolo altare. Dal 1470 al 2001 è stata proprietà privata della famiglia Falzoni Gallerani, per poi essere donata alla parrocchia di Penzale. "Per quanto riguarda la riqualificazione esterna - prosegue Balboni - l'amministrazione comunale ha già compiuto diverse opere: dallo spostamento della cabina del gas dalla parte laterale dell'Oratorio all'altro lato della strada, al tombinamento del tratto del canale attiguo. Ora il progetto, che presenteremo a breve della Soprintendenza ai beni culturali riguarda le modifiche esterne per la posa di manto erboso al posto del cemento e la posizione di una fontana, che anche anticamente dominava il lato nord attorno all'Oratorio.     "Ilaria Vergnani"

Articolo pubblicato venerdì 23 dicembre 2005 del RESTO DEL CARLINO scritto su FERRARA WEEKEND

Cento:  Visite alla Crocetta

... Il giorno di Santo Stefano, invece, dalle ore 14,30 alle ore 17,30 apertura straordinaria all'Oratorio della Crocetta con visite guidate al Presepe artistico.